Proseguono nel torrente Macchia le opere urgenti di manutenzione idraulica legati ad un consistente sversamento di reflui fognari, lungo un tratto del corso d’acqua, in corrispondenza del tratto terminale di via Torrisi e in direzione di Santa Maria la Strada, all’ingresso Nord della cittadina jonica. Un’opera fondamentale per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica. 

Una impresa incaricata dal Comune è impegnata a ripristinare i danni che un tratto di tubazione fognaria ha riportato, in seguito agli eventi alluvionali dello scorso 13 novembre. Si sta procedendo con la dislocazione della nuova tubazione adatta per il deflusso dei reflui fognari, per una lunghezza di circa 120 metri e del diametro di 800 mm, così da eliminare le attutali criticità idrauliche, con potenziali rischi anche per la salute pubblica, oltre al ripristino delle botole di ispezione che erano state divelte e poi disperse a causa dell’elevata pressione dei flussi idrici in occasione dell’evento meteorologico estremo dello scorso 13 novembre.

Sui luoghi dei cantieri si è recato per una ricognizione finalizzata alla verifica dell’avanzamento dei lavori, anche il sindaco Leo Cantarella con l’assessore alla Protezione civile, Giuseppe Cavallaro e personale del Servizio manutenzioni del Comune. Si è appreso che, parte della nuova tubazione è stata già interrata e che, condizioni meteo permettendo, nell’arco di altri sei giorni,  i lavori saranno ultimati.

Le operazioni, come detto, sono state affidate ad una ditta esterna ed è stata impegnata una spesa di circa 90 mila euro con la formula della “somma urgenza”. La nuova tubatura garantirà un adeguato deflusso delle acque reflue, eliminando le criticità idrauliche e mitigando i rischi per la salute pubblica. Una volta ripristinate le funzioni idrauliche nel torrente – fanno sapere dal Servizio idrico integrato – si procederà con altre piccole ma importanti urgenze. In programma un intervento in via Selinunte, nel rione popolare “Satellite”, dove è stato segnalato un rigagnolo di reflui fognari che fuoriescono da un tombino e che sta suscitando la legittima preoccupazione dei residenti. 

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