Un inverno rigido si abbatte sulle aule del plesso scolastico Jungo di viale Federico II di Svevia.  Nonostante le temperature gelide e il lungo periodo di chiusura durante le vacanze natalizie, gli impianti di riscaldamento a metano restano spenti, costringendo bambini e insegnanti a una vera e propria prova di resistenza.

La dirigente scolastica, Rossana Maletta, ha informato le famiglie con una circolare, comunicando i ritardi nell’attivazione dell’impianto e invitando i ragazzi a indossare abiti pesanti. Nonostante gli interventi tecnici avviati dal Comune, i termosifoni restano freddi, suscitando le proteste dei genitori.

La scelta di eseguire le manutenzioni degli impianti proprio durante la stagione invernale, anziché durante le vacanze estive, è stata oggetto di critiche. Molti genitori si chiedono come sia possibile che i bambini debbano affrontare il freddo in classe, mentre le amministrazioni potevano prevedere e risolvere questi problemi con maggiore tempestività.

La dirigente scolastica ha spiegato che la causa del ritardo è da attribuire alla rottura di una tubatura esterna, che ha reso necessario un intervento più complesso del previsto. Le avverse condizioni meteo hanno ulteriormente rallentato i lavori, ma si prevede che l’impianto verrà riattivato a breve. Proprio ieri hanno preso il via le manutenzioni più volte rinviate.

Alla fine conta il risultato. Il freddo eccessivo nelle aule non solo crea un disagio per gli studenti, ma può anche influire negativamente sulla loro salute e sul loro rendimento scolastico. I bambini sono più soggetti a raffreddori, influenze e altre malattie respiratorie, e la concentrazione durante le lezioni risulta più difficile.

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