Come in una serata tra amici, con un bicchiere di vino in mano, sabato 12 ottobre, alle 19,30, il Teatro dei Naviganti ha presentato la sua nuova stagione teatrale.

Le caratteristiche fondamentali che rendono unica la compagnia del Teatro dei Naviganti restano inalterate: tante e variegate esibizioni d’alto livello, dal monologo alla musica e alla danza; lasciando sempre al pubblico, al termine dello spettacolo, la possibilità di esprimere opinioni, impressioni e chiacchiere davanti ad un calice di vino e del buon cibo, oppure, nel caso degli appuntamenti teatrali per i bimbi, in compagnia della merenda preparata a casa; in modo tale da porre fine ad una presenza soltanto passiva dell’audience, incentivando, invece, un rapporto diretto tra interpreti e pubblico.

La nuova stagione, però, quest’anno, si supera ancora, anzi si triplica! Gli appuntamenti mensili saranno costituiti da uno spettacolo in doppia replica sabato e domenica; “giusto un sabato”: una serie di appuntamenti singoli il sabato sera che pongono insieme forme d’arte differenti coinvolgendo il pubblico e invitandolo a condividere le proprie opinioni a riguardo; “Magazzini di Fiabe”: la domenica a seguire dedicata al teatro per i bambini e le famiglie.

Tantissime le storie raccontante, dalle fiabe come Alice o Pinocchio; alla favola capovolta di Sylvia Plath con “Io sono Verticale”; teatro, arte plastica, danza e costumi messi insieme dal duo di Buenos Aires nel loro “Ellas En Mi”; storie della nostra Sicilia come “Pinuccio”; e poi tanta musica, danza, arte in tutte le sue forme.

Con nomi d’eccellenza: Nicola Alberto Orofino, la compagnia Mezzaria, Francesco Natoli, Roberta Amato, i Good Old Boys e Roberta Ricci, Silvina Alfie e Mache Figini da Buenos Aires.

Perché è da sempre questo l’obiettivo principale della compagnia, diffondere l’arte e farla arrivare direttamente alle persone, rompendo l’idea stessa di spettatore passivo che si trasforma invece in parte attiva del tutto, come spiega Mariapia Rizzo, direttore artistico della stagione insieme a Domenico Cucinotta: “quest’anno arricchiamo ancora di più la stagione, grazie agli spettacoli in doppia replica, lo spettacolo del sabato sera e tutte le coinvolgenti performances miste tra musica, danza e teatro, per trascinare a pieno il pubblico nel nostro mondo, grazie al fondamentale contribuito e sostegno di Federica Bonomo”.

Un teatro unico nel suo genere, come mai lo si è vissuto prima, dove il pubblico diviene il primo protagonista. Anche alla presentazione stessa, il pubblico è elemento direttamente partecipe al tutto, con grande convivialità e accompagnato da un ricco rinfresco.

Ecco, allora, i protagonisti di questa ricchissima e unica stagione 2019-2020.

Doppio appuntamento per:

19-20 ottobre, ore 21,00

Compagnia teatrale Santina Porcino, MARIKA, regia di Michelangelo Marin Zanghi, con Francesco Natoli. Un dramma grottesco in una casa modesta, nel sobborgo di una città siciliana. Marika è un travestito che passa le sue giornate in compagnia di radio e telefono. Proprio il telefono è il protagonista della sua patetica quotidianità; l’unico mezzo (oltre alla radio che trasmette canzonette d’amore e dediche) che permette una comunicazione con il mondo esterno e costituisce l’espediente per realizzare la sua speranza più grande: ricevere la telefonata di Franco, il suo amore idealizzato, cui si attacca morbosamente per dimostrare a se stessa, e agli altri, che può aspirare ad una vita normale. Ma, ogni volta che il telefono squilla, la speranza di Marika si infrange contro la realtà. Forse quella telefonata, con tutto il suo carico di sogni, non arriverà mai.

9-10 novembre, ore 21,00

Con Silvina Alfie e Mache Figini di Buenos Aires, ELLAS EN Ml. Un’esperienza teatrale nella quale le artiste riuniscono gli archetipi femminili che albergano in un’unica donna, le voci femminili della nostra storia familiare e culturale. Le due artiste si approcciano ad un lavoro scenico, fatto di musica, arte, danza e costumi. Lo spettacolo è mosso da alcune tra le domande fondamentali che interrogano l’essere umano: chi siamo? Quale è il nostro scopo? Cosa ci rende donne? Cosa ce ne facciamo della nostra sensibilità? Cosa facciamo della nostra oscurità? Come possiamo conciliare la luce e l’ombra che ci abitano? Mache Figini incarna vari personaggi: dalla divinità femminile alla donna anziana, alla bambina, come se per un momento potesse prendere forma tutto il femminile ed il poetico di cui si materia la donna.

21-22 dicembre, ore 21,00

Progetto S.E.T.A. e Ass.Culturale Madè, IO SONO VERTICALE, con Alessandra Barbagallo, la regia di Silvio Laviano. E se la bella addormentata non si svegliasse dopo il bacio del principe? Se Cenerentola non calzasse mai quella scarpetta? Se il cacciatore avesse strappato il cuore dal petto di Biancaneve? IO SONO VERTICALE è la storia di una favola fallita. La drammaturgia originale è liberamente ispirata alla poetica di Sylvia Plath ed alla sua biografia. La Plath è stata vittima inconsapevole di un mondo maschile che ha sempre deciso per lei, censurandola e incatenandola in ruoli imposti in cui non si riconosce. Così nasce questo diario emotivo, racconto della violenza più sottile e comune tra i rapporti: il controllo psicologico attraverso il ricatto affettivo.

11-12 gennaio, ore 21,00

compagnia Maf- Batiè, Anankastic068, con Pasquale Faraco e, anche alla regia, Marin De Battè (Batié). Nico Ankatas è un uomo di mezza età, un tempo rivoluzionario della Rete, il quale ha deciso di noleggiare il suo cervello alla multinazionale Ananke in cambio del godimento di una connessione continua. Del suo corpo si occupa il giovane Giulio Iodio di volta in volta badante, psicologo, possibile erede. Tra i due si giocherà una partita crudele ma anche istruttiva, dove ad essere in ballo non è solo la Rete e le sue tentazioni, ma qualcosa di più, una partita in cui nessuno appare così com’è o è come appare. Una riflessione sull’affascinante e pericoloso mondo della Rete, è davvero auspicabile o va condannato il post-umano?

15-16 febbraio, ore 21,00

Compagnia Prima Quinta, PINUCCIO,con Aldo Rapè. Aldo Rapè è narratore in scena di una storia commovente, avvolta dalle atmosfere intime e rarefatte della nostra sicilianità, in un monologo struggente e intenso. La storia di uno dei tanti, troppi, bambini che in passato hanno lavorato nelle miniere di mezza Sicilia, in particolare quella di Gessolungo. Nel 1881 e nel 1958, due immani tragedie colpirono la miniera, dove morirono numerosi minatori tra cui molti bambini, i “carusi”. Ma come si viveva, realmente, in miniera a quei tempi? Il racconto di Rapè vuole essere riscatto e, forse, condanna della più grande isola del Mediterraneo, in cui tre sono i chilometri percorsi ogni giorno da Peppino per portargli pian piano via la sua infanzia. Una grande narrazione d’amore e di dolore. Lo spettacolo, insignito come Miglior Monologo al Premio Internazionale Tragos per il Teatro e la Drammaturgia al Piccolo Teatro di Milano nel Febbraio è stato, anche, selezionato per il Festival Internazionale di Avignon 2019, dove Io stesso attore reciterà in francese.

14-15 marzo, ore 21,00

Compagnia Civilleri/Lo Sicco, ALL’ANGOLO, con Chadli Aloui e Filippo Farina e la regia Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco. Liberamente tratto dal romanzo “Cosi in terra” di D. Enia.

18-19 aprile, ore 21,00

Teatro dei Naviganti, UN CUORE così BIANCO, liberamente ispirato a Macbeth di Shakespeare, con M. Bartolone, G. Cacia, E. Ghirlanda, S. Pecora, M. Rizzo.”Se vedono barba e baffi Io chiamano uomo, se vedono lunghi capelli e seni Io chiamano donna; ma guarda, l’anima che sta in mezzo non è né uomo né donna”. Partendo dal verso “Unsex me Here”, invocazione che Lady Macbeth fa agli spiriti del male, Io spettacolo dipana la sete di potere, la ferocia, il pentimento; sentimenti che dominano l’opera di Shakespeare e l’animo umano senza distinzioni di genere fino alla presa d’atto che il nostro tempo è breve come quello di una candela, ed il nostro affannarsi terreno vano come la fatica di un istrione.

9-10 maggio, ore 21,00

Ass. Madè, I MOSCHETTIERI, con G. Arcadipane, D.Bruno, E. Doria, V. Ricca, la regia di Nicola Alberto Orofino e alla scrittura Roberta Amato. II regista Orofino continua un viaggio cominciato qualche anno fa con GLAM CITY, fortunato monologo tratto dall’omonimo libro di Domenico Trischitta e interpretato da Silvio Laviano; proseguito poi con LA FELICITA’, spettacolo interpretato da Roberta Amato, Giorgia Boscarino e Luana Toscano. AI centro sempre Lei, Catania, luogo privilegiato in cui si mescolano le contraddizioni della nostra esistenza. Sacro e Profano, Vita e Morte, Prigione e Libertà, Serio e Faceto. Protagonisti de I MOSCHEITIERI sono 3 uomini, parodicamente difensori del sacro valore dello scippo, della santa pratica del pizzo, della virtuosa attività della rapina. Immaginarie, ma non troppo, personalità al servizio di Catania, “La Regina dei quatteri”.

5-6-7 giugno, ore 21,00

Teatro dei Naviganti conclude con lo Spettacolo della MASTERCLASS PER ATTORI ED ALLIEVI ATTORIcondotta da Domenico Cucinotta.

Il costo dei biglietti per gli spettacoli è: intero 12,00 euro; ridotto (under 25) 10,00 euro. È, poi, possibile scegliere l’abbonamento da 9 spettacoli a 96,00 euro o da 5 spettacoli a 50,00 euro.

Per l’appuntamento della domenica “Magazzini delle Fiabe”:

Domenica 24 novembre, ore 18,00

Teatro dei Naviganti, ALICE, con Stefania Pecora e Mariapia Rizzo.

Domenica 8 dicembre, ore 18,00

Teatro dei Naviganti, LA STORIA Dl PINOCCHIO, con O. Berenato; S.Pecora; M. Rizzo. Il Teatro dei Naviganti, come sempre, propone uno spettacolo che unisce il divertimento alla riflessione, con una grande novità: la compresenza di attori e di burattini. Una scelta quasi metateatrale rispetto al tema della favola, ma soprattutto una nuova sfida lanciata per il divertimento dei bambini.

26 dicembre, ore 18,00

Il Teatro dei Naviganti propone IL NATALE Dl CRUDELIA, una versione di “Canto di Natale” che ha per protagonista la terribile Crudelia Demon. Crudelia si trova a fare i conti con gli spiriti del suo passato, del suo presente e del suo futuro, che le spiegano perché mal sopporta il Natale. Ma alla fine anche lei si riscoprirà ad amarlo.

Domenica 5 e lunedì 6 gennaio, ore 18,00

Teatro dei Naviganti, LA REGINA DELLA NEVE, con M. Bartolone, G. Cacia, E. Ghirlanda, S. Pecora, M. Rizzo.

Domenica 2 febbraio, ore 18,00

La casa di Creta, LA PELLE Dl PICK, con Steve Cable e Antonella Caldarella. Pick Bada Luk, un curioso bambino africano, si addentra da solo nella giungla, incontrando rischi, pericoli e un leone affamato. Riuscirà a salvarsi la pelle e a imparare il rispetto delle regole? E, con lui, il pubblico comprenderà che, a prescindere dal colore della nostra pelle, proviamo tutti le stesse emozioni, abbiamo le stesse paure e combiniamo gli stessi guai? Lo spettacolo vanta coloratissime scene, tante gags clownesche e una colonna sonora acustica eseguita dal vivo dagli attori.

Domenica 8 marzo, ore 18,00

Compagnia Anatoli, IL REUCCIO FATTO A MANO, con Valessi, R Cardile, M, Millimaggi. Uno spettacolo tratto dalle fiabe della tradizione popolare calabrese e siciliana. Maschere, pupi e cuntu per creare una atmosfera da sogno.

Domenica 5 aprile, ore 18,00

Compagnia Uroboro, GOBBOLINO, IL GATTO DELLA STREGA, con M. Bartolone, G. Cacia, E. Ghirlanda. Gobbolino non è un normale gattino domestico, sprizza scintille dai baffi e conosce tanti trucchi magici. È, inequivocabilmente, un gattino di strega ma non sopporta volare su una scopa e non ama dilettarsi nel trasformare topi in ranocchi. Lui sogna solo di diventare un gattino di casa e si imbarcherà in rocambolesche avventure per trovare una famiglia che Io ami e una casetta calda che lo accolga. Dal famoso libro di Ursula Moray Williams, la storia di un piccolo eroe che insegna a sperare, perseverare e combattere per i propri sogni.

Il biglietto unico è 6,00 euro, l’abbonamento è 36,00 euro.

Invece, per “Giusto un sabato”, l’appuntamento che fonde insieme arte e condivisione di idee:

Sabato 23 novembre, ore 21,00

Good Old Boys e Stefano Cutrupi, RADIO Days. Dall’unione Teatro Musica nasce questo viaggio nelle sonorità del passato, dagli anni 20 agli anni 60. Uno speaker radiofonico, dalla sua postazione, racconterà i momenti salienti di un mondo che è cambiato attraverso lo swing, il blues e tutti i generi che si svilupparono attorno ad essi. Ad accompagnarlo dal vivo la band Good Old Boys.

Sabato 7 dicembre, ore 21,00

JUKEBOX ALL’IDROGENO, reading in concerto di Margherita Smedile con Marco Spadaro alla chitarra elettrica. Un urlo recitato in lingua originale dalla poesia “Howl” di Allen Ginsberg. Un accordo stridente della chitarra elettrica. Una dedica al vate e mentore Walt Whitman. Lo scoppio tragicomico della poesia “Bomb” di Gregory Corso e di seguito un’immersione nella musica e nelle parole della poesia ironica, pazza e spirituale di A. Ginsberg. Le parole tradotte da Fernanda Pivano sprofondano tra terra e cielo. Il canto di un’anima incatenata e ribelle che si libera infine nell’Universo rappresentato da un semplice Mandala.

Domenica 15 dicembre, ore 21,00

Roberta Ricci nella sua PERFORMANCE Dl DANZA

Sabato 4 gennaio, ore 21,00

Irene Muscarà, LE CINQUE SORELLE. L’attrice interpreta cinque personaggi, tratti dalle opere teatrali principali del drammaturgo e scrittore Anton Pavlovich Cechov, uniti da un unico forte desiderio, quello di felicità e un grande dubbio, il proprio futuro.

Sabato 18 gennaio, ore 21,00

Nino Racco — Eccolo Teatro Umano, OPERA APERTA, delitto di mafia in Calabria.

La storia di Rocco Gatto, ucciso dalla mafia a Gioiosa Jonica (RC), il 12 marzo 1977. I motivi del suo assassinio sono plurimi, non ultimo la sua denuncia, alla Stazione dei Carabinieri per la chiusura illecita del mercato domenicale, voluta e imposta dalla ndràngheta locale per “onorare” la morte del boss Vincenzo Ursino. Il suo No alla mafia è stato un No pubblico, consapevole. Rocco dichiara al pubblico di tutta Italia, durante un’intervista alla RAI: “non pagherò mai la mazzetta, lotterò fino alla morte”. Nel 1982 il Presidente Pertini consegnerà al padre Pasquale Gatto la medaglia al valore civile e alla memoria del figlio.

Sabato 1 febbraio, ore 21,00

Laura Giordani e Mimmo Aida, ROSA LA CANTATRICE DEL SUD. Rosa canta l’amore, la dignità, la volontà, la disperazione, l’abuso, la violenza, l’impotenza ma anche la speranza e la forza, canta la sua terra, la Sicilia. Memoria. Ecco cosa bisogna preservare, da cosa si deve imparare e da dove si deve ripartire. Lo spettacolo vuol riportare alla memoria del Popolo Siciliano quelle note, quelle parole della “siciliana per eccellenza”.

Sabato 7 marzo, ore 21,00

MezzAria teatro, AQUILONI. Aquiloni racconta l’incontro di due anime particolari, Salvo e Maddy. Salvo è un nullafacente, figlio di una suora, vive in un convento ed è a tal punto fortunato da trovare così tanti soldi per strada da non dover lavare. Maddy è una prostituta, ama la musica e ha una figlia di nome Angelica. Un uomo ed una donna distanti, ma solo se li si collocano in schemi tradizionali.

Sabato 4 aprile, ore 21,00

Roberta Amato e Giuliana Guglielmino, SDILLIRI. Un flusso di Coscienza. A parlare è una donna di trent’anni, catanese, che si trova dinanzi al suo bivio personale. I suoi Sdilliri sono deliranti, sagaci e provocatori. Mai veramente seri, mai veramente arrabbiati. L’amore, i sogni, le speranze, le incertezze del futuro, gli uomini. Tanti particolari che si fondono sulla scia di una “raggiante Catania”. Una Catania amica e una Catania matrigna, silente e sorda, poi di nuovo vicina. Una città irresistibile e impossibile da lasciare. Un piccolo romanzo di formazione, addolcito dalla drammaturgia musicale, che accompagna gli intrecci.

L’ingresso è di 15 euro (comprensivo di spettacolo e buffet).

Per tutte le informazioni sulle attività dei Magazzini del Sale si può visitare la pagina facebook teatrodeinaviganticompagnia o chiedere informazioni al 3395035152.

L'articolo Il teatro dei Naviganti si fa in tre: la nuova stagione teatrale proviene da Tempo Stretto.

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