La Confcommercio scende in campo a difesa dei commercianti di Zafferana sottoposti a un nuovo obolo per esporre esternamente la loro merce imposto dal comitato organizzatore dell’Ottobrata. Gli operatori commerciali zafferanesi andrebbero premiati e non tassati. La tassazione – obolo suppletivo a carico degli operatori commerciali che detengono già suolo pubblico per l’intero anno, così come per alcune tipologie merceologiche no food in occasione dell’Ottobrata – per come concepita, rappresenta una misura che non tiene assolutamente conto dei sacrifici che i commercianti fanno per restare in vita, per non chiudere le loro attività, per non abbandonare il territorio, per non ridurre i livelli occupazionali.  Non si tiene conto dei sacrifici che essi sopportano nei periodi invernali, da novembre ad aprile. Sei mesi in cui tirare a campare è davvero dura e la tentazione di abbandonare tutto è comprensibilmente alta.  Un evento importante come l’ottobrata dovrebbe costituire un “premio” per coloro che illuminano la cittadina etnea anche nel periodo invernale, costituendo così un insostituibile presidio di lotta al degrado urbano. Ci sono manifestazioni importanti per qualità dell’offerta e specie per flussi generati in molti comuni della nostra provincia (Acireale e Pedara solo per citare alcuni casi) ove le amministrazioni locali riconoscono agli operatori commerciali il merito di stare nel loro comune rendendolo vivo e vitale e non prevedono alcun obolo suppletivo in occasione delle manifestazioni medesime. Pertanto la Confcommercio chiede un incontro urgente con il Sindaco e gli amministratori.

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