
Il Sindacato Italiano Odontoiatri (SIOD) denuncia con forza l’immobilismo del Governo regionale, che sta mettendo in ginocchio l’odontoiatria convenzionata e negando il diritto alla salute ai cittadini siciliani. L’assenza di interventi concreti, le tariffe ferme da oltre 20 anni e l’esplosione dei costi di gestione stanno portando al collasso gli studi odontoiatrici convenzionati, mentre il Presidente della Regione, Renato Schifani, continua a ignorare le richieste di confronto.
Le tariffe delle prestazioni odontoiatriche sono bloccate da oltre due decenni, mentre i costi di gestione sono aumentati in modo esponenziale. Questa situazione sta determinando la chiusura progressiva degli studi convenzionati e l’impossibilità per i cittadini di accedere alle cure garantite dal Servizio Sanitario Nazionale. Il SIOD lancia un allarme: se non si interviene con urgenza, migliaia di siciliani saranno costretti a rinunciare alle cure dentistiche di base.
Nonostante i ripetuti tentativi di dialogo da parte del SIOD e di altre sigle sindacali, il Governo regionale continua a ignorare il problema. Comunicazioni ufficiali ignorate, telefonate senza risposta e promesse mai mantenute: il Servizio Sanitario Nazionale, che dovrebbe garantire il diritto alla salute per tutti, sta invece restringendo sempre più l’accesso alle cure per i cittadini più deboli.
DM Lorenzin 2017: si tagliano le cure ai pazienti più fragili
Durante l’incontro con l’Assessorato alla Salute, il SIOD ha sollevato la questione dell’applicazione dell’Allegato 4C del DM Lorenzin 2017, che impone criteri di accesso sempre più restrittivi alle cure odontoiatriche. SIOD iniseme alle altre sigle dell’odontoiatria convenzionata, hanno avanzato proposte concrete per mitigare questi effetti devastanti, ma ora la decisione finale è nelle mani della Commissione tecnica (composta da Iacolino, La Placa, Ferro e i rispettivi staff). L’auspicio è che venga garantito ai cittadini il diritto di ricevere le cure necessarie, evitando l’esclusione di migliaia di siciliani dal SSN.
Il Governo regionale è perfettamente consapevole dell’emergenza. Secondo le stime delle organizzazioni di categoria, sarebbero necessari almeno 50 milioni di euro per garantire la sostenibilità delle cure convenzionate. Tuttavia, come riportato oggi dal Giornale di Sicilia, la Regione ha stanziato solo 10 milioni di euro, un terzo del fabbisogno reale. Questo evidenzia una chiara mancanza di volontà politica nel risolvere una crisi sanitaria sempre più grave.
Non si tratta di una questione di fondi, ma di priorità. La sanità siciliana è afflitta da sprechi, inefficienze e spese fuori controllo. Il SIOD denuncia con forza che si sta deliberatamente scegliendo di tagliare sui servizi essenziali, compromettendo il diritto alla salute dei cittadini e mettendo in difficoltà i professionisti del settore.
Il Segretario Generale del SIOD, Francesco Romano, ha dichiarato: “Non possiamo più tollerare questa situazione. Gli odontoiatri convenzionati stanno operando in condizioni insostenibili, con tariffe ferme da oltre vent’anni e costi di gestione fuori controllo. È inaccettabile che il Governo regionale ignori le nostre richieste e, di conseguenza, il diritto alla salute dei cittadini siciliani. Se non arriveranno risposte concrete, siamo pronti a scendere in piazza e ad avviare azioni di protesta senza precedenti.”
Il SIOD non resterà a guardare. Se il Governo regionale continuerà a ignorare la questione, saranno messe in campo azioni di protesta forti per difendere i diritti dei siciliani e il lavoro degli odontoiatri convenzionati.