“L’accesso ai farmaci. I problemi sul tappeto”. È questo il tema della XXI Conferenza Nazionale sulla Farmaceutica, promossa con il patrocinio di Ispor, Sif e Sihta, dal Prof. Filippo Drago, coordinatore del master in Discipline Regolatorie del Farmaco, dell’Università di Catania, che si terrà domani giovedì 2 marzo e venerdì 3, presso l’Hotel Four Points by Sheraton di Aci Castello, in via Antonello da Messina 45.
“La tutela del diritto all’accesso alle migliori cure disponibili per una data malattia – spiega il professore Drago – rientra essenzialmente nei compiti istituzionali dell’Agenzia Italiana del Farmaco ma deve continuamente essere commisurato agli strumenti di sostenibilità di cui il Paese dispone. Durante la recente pandemia, la modalità di accesso ai farmaci è risultata una sorta di stress test che ha evidenziato in maniera critica i limiti del sistema che si basa nel nostro Paese su vari percorsi definiti tramite misure regolatorie e legislative in parte obsolete e imperfette. Leggi quali la 648 del 1996 e la 94 del 1998, seppure del tutto innovative al tempo della loro emanazione, regolano tuttora l’accesso ai farmaci ma risultano probabilmente inappropriate per terapie ad alto costo e indicate per patologie rare come quelle che vanno moltiplicandosi sullo stage dell’autorità regolatoria italiana. Inoltre, l’attuale norma che regola all’accesso al fondo 5% (che nello spirito dell’istituzione dovrebbe favorire l’accesso di farmaci per malattie rare non altrimenti finanziabile) sembra non rispondere alle esigenze della Sanità pubblica per un eccedente ricorso al diniego per motivazioni di ordine burocratico. L’immissione dei farmaci ad alto costo nei circuiti regionali non avviene spesso con modalità uniformi creando il rischio di disparità nella disponibilità di importanti strumenti terapeutici tra le varie Regioni. Un aspetto critico della questione è, infatti, quella che si riferisce ai diversi meccanismi che regolano l’immissione dei farmaci ad alto costo nei circuiti regionali, che si differenziano per procedure e tempi di realizzazione. Risulta quindi necessario e improcrastinabile un processo di revisione dei percorsi di acceso ai farmaci con particolare riguardo a quelli relativi ai farmaci innovativi e ad alto costo, dal livello nazionale fino a quello regionale e periferico. La XXI edizione della Conferenza Nazionale sulla Farmaceutica vuole contribuire a questo dibattito mediante l’identificazione dei punti di debolezza dell’attuale sistema di accesso ai farmaci, allo scopo di fornire alla nuova AIFA gli spunti più utili per una revisione degli strumenti normativi che lo regolano almeno nel livello nazionale. Un dibattito di questo genere non può avere significato ed estensione concettuale se non avviene con la partecipazione di tutti gli stakeholder del sistema, le istituzioni, le aziende farmaceutiche, gli esperti dell’accademia. Questa è la nuova veste della Conferenza Nazionale sulla Farmaceutica che si offre all’attenzione e al coinvolgimento dell’intera platea della Farmaceutica italiana”.
Prestigioso il parterre dei relatori che vedrà la presenza nel giorno di apertura dei lavori del Rettore dell’Università degli studi di Catania, Francesco Priolo, per il suo indirizzo di saluto, insieme a Giuseppe Cirino, Presidente della Società Italiana di Farmacologia, Marcello Cattani, Presidente di Farmindustria, Roma e Giovanna Volo, Assessore alla Salute della Regione siciliana. La prima giornata è dedicata alle relazioni istituzionali con gli interventi.
Nello Martini,Presidente della Fondazione Ricerca e Salute di Roma (Accesso ai farmaci e le sfide future della medicina). Armando Genazzani (, componente del CHMP di, EMA ( “Accesso aifarmaci in Europa oggi e domani”), la Dirigente dell’area pre-autorizzazione di Aifa, Roma, Sandra Petraglia (“Legge 648/96 e utilizzi off-label: cosa cambiare?)”.
Francesco Saverio Mennini, Presidente Società Italiana di Health Technology Assessment, (“Accesso ai farmaci innovativi e medicinali per terapie avanzate”), Paolo Marchetti, Direttore Scientifico di -IDI-IRCCS, (“Accesso ai farmaci da profilazione genomica in oncologia”). Antonio Addis, Direttore dell’Unità Epidemiologica del Farmaco Dipartimento di Epidemiologia, Asl Roma, 1 (“Quali sovrapposizioni o sinergie tra procedure nazionali e regionali di accesso ai farmaci?”),Giovanna Scroccaro, Direttore del settore Farmaceutico Protesica e Dispositivi Medici, del Veneto (“Accesso regionale dei farmaci in Italia cosa cambiare per migliorare”), Arturo Cavaliere, Presidente della Società Italiana di Farmacologia Ospedaliera, Roma, (“Accesso ai farmaci nelle aziende sanitarie criticità e innovazione”). Le conclusioni saranno affidate al Prof. Filippo Drago.
La novità di questa edizione della Conferenza Nazionale sulla Farmaceutica è rappresentata dalla seconda giornata del 3 marzo, che è dedicata ai gruppi di lavoro (focus group) organizzati per i rappresentanti delle Industrie Farmaceutiche sui quattro tempi principali nei quali il tema dell’evento è stato declinato, cioè l’accesso dei farmaci per patologie rare, l’accesso anticipato (early access), e l’accesso dei medicinali a livello regionale (nelle sue due estensioni dei prontuari terapeutici e della programmazione/gara d’acquisto). Questa sessione sarà preceduta da relazioni d’indirizzo, tenute con la moderazione di Pierluigi Canonico, President dell’ISPOR, Italia, da Direttore dell’Accesso di AstraZeneca Italia, da Francesca Paternello (“Riflessione sui modelli di adattamento delle condizioni di prezzo e rimborso nel ciclo di vita del farmaco) e Massimo Scaccabarozzi, già, Presidente di Farmindustria, (“Strategie per la sostenibilità del sistema”).
Chiuderanno lea due giorni, gli interventi dei coordinatori dei focus group che sintetizzeranno le conclusioni sui quattro temi in seduta plenaria.