PALERMO (ITALPRESS) – Passato e presente si coniugano nella celebrazione di coloro che hanno onorato l’Arma dei Carabinieri con gesta valorose, a volte anche mettendo la propria vita davanti a quella altrui o al bene della patria: un ritratto collettivo di figure storiche raccolte nel libro ‘Il riflesso degli eroi. Storie di uomini al servizio della Nazionè, scritto dal generale di Corpo d’Armata dei Carabinieri Andrea Rispoli insieme a Vincenzo Cuomo e Marco Catizone.
L’opera è stata presentata a Palermo presso il liceo Regina Margherita, alla presenza tra gli altri dello stesso Rispoli e del dirigente scolastico Domenico Di Fatta e dinanzi a un centinaio di studenti e ai rappresentanti delle forze dell’Ordine: i proventi delle vendite andranno a favore degli orfani dei Carabinieri caduti in servizio.
Tante le figure eroiche menzionate nel libro, che attraversano tutte le epoche partendo dalla mitologia greca e dall’antica Roma fino ad arrivare ai giorni nostri. Tra queste spiccano Salvo D’Acquisto, che nel 1943 diede la propria vita per salvare quella di 22 ostaggi a Roma, Domenico Pallavicini e Ovidio Caratelli, che gestirono le ricerche di Giacomo Matteotti dopo il sequestro, Brunetto Brunetti, primo comandante generale dei Carabinieri dopo l’istituzione della repubblica nel 1946, Antonino Pasu, ucciso dalle Brigate rosse a Genova nel 1980, Emanuele Basile e Carlo Alberto Dalla Chiesa, caduti a Palermo sotto i colpi della mafia, i caduti della strage di Nassiriya (12 novembre 2003) e Vittorio Iacovacci, vittima di un attentato in Repubblica Democratica del Congo nel 2021 insieme all’ambasciatore italiano Luca Attanasio.
Rispoli, che ricopre anche il ruolo di Comandante delle Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri, nel rivolgersi ai ragazzi sottolinea come “ogni eroe dovrebbe avere una funzione di guida e riferimento all’insegna del dovere: quando alla fedeltà alla patria si rispecchia la fiducia da parte delle istituzioni siamo ancora più orgogliosi del lavoro che facciamo. Riserve e parchi naturali sono la nostra gioielleria nazionale e dobbiamo consegnarle alle generazioni future nelle migliori condizioni possibili: per la loro tutela servono figure specializzate, perchè sono ambiti scivolosi in cui è importante il gioco di squadra”. Per quanto riguarda la lotta agli incendi, racconta il generale, “lavoriamo a stretto contatto con la Procura della Repubblica e abbiamo gruppi specializzati nella prevenzione, che sono in grado di intervenire tempestivamente sul territorio”.
Di Fatta evidenzia l’importanza di un incontro tra studenti e forze dell’Ordine, ricordando come “ho sempre cercato di avvicinare i ragazzi alle istituzioni nelle zone più difficili di Palermo: i genitori non volevano che i figli venissero con me a eventi organizzati nelle caserme, ma quando uscivano la loro percezione di quel mondo era completamente diversa”.
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