PALERMO (ITALPRESS) – Le idee e i modi di agire di Marzio Tricoli sono sempre attuali. Anche se la sua era una politica diversa, del passato, oggi la sua figura e il suo ricordo sono strumenti utili per comprendere quali siano i giusti atteggiamenti da intraprendere. E’ questo il senso del libro “Marzio Tricoli – La primavera della Destra” edizioni Ex libris, presentato questo pomeriggio a villa Malfitano a Palermo. La sala è strapiena di gente che gli ha voluto bene e che lo ha conosciuto personalmente. A vent’anni dalla scomparsa, la Fondazione Giuseppe e Marzio Tricoli ha deciso di pubblicare questo volume – curato da Tommaso Romano – che raccoglie documenti, foto e testimonianze in memoria di Marzio Tricoli, avvocato e parlamentare regionale di Alleanza nazionale che il 18 febbraio 2003, a soli 38 anni, morì stroncato da una fuga di gas, non prima di aver messo in salvo la moglie e i figli. “A casa mia siamo cresciuti con la cultura del libro – ha detto all’Italpress Fabio Tricoli, presidente della Fondazione Giuseppe e Marzio Tricoli -. Il successo della manifestazione ci rende felici. Anche 20 anni dopo può essere un modello come politico perchè aveva una sua forte identità. Aveva un grande carisma e una grande simpatia, oltre che una straordinaria capacita di dialogo. Questo modello, di fare cose concrete, che poggia su valori forti sia un modello anche oggi per le classi dirigenti. Marzio fantasticava 30 secondi, poi diceva ‘facciamolo’, passando al concreto”.
“Questo volume serve per non dimenticare e perché dopo 20 anni Marzio non è stato solo un uomo politico, uno sportivo, un avvocato – ha raccontato Tommaso Romano, scrittore e curatore del volume -. E’ stato un uomo piano di ideali, un cavaliere della vita che ha slavato i suoi familiari in modo esemplare, cavalleresco. La sua figura resta nella memoria di chi l’ha conosciuto e di chi ha il dovere di conoscerlo perché è stato un personaggio chiave della svolta politica della destra siciliana e italiana. Il libro è un tributo e un album per avere chiara coscienza di cosa rappresenta un uomo come Marzio”. Tra i presenti anche il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani: “La sua figura e le sue idee sono state il prototipo di quella nuova destra sdoganata nel centrodestra, una destra di governo che non era più una destra fuori dall’arco costituzionale – ha sottolineato il governatore della Sicilia -. Lui è stato portatore di questo atteggiamento, di questa apertura al confronto col territorio, al confronto e alla dialettica e al dibattito delle idee della sana democrazia. E’ stata una figura apripista rispetto a quella che è la nuova destra di governo, che addirittura oggi esprime con grande autorevolezza il premier del nostro paese”.
Non poteva mancare anche il personale ricordo di Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato: “L’attualità è nella serietà, nella passione, nella militanza. La politica non si improvvisa, Marzio era figlio di un grande politico, di un grande intellettuale, però si è conquistato per i suoi meriti di ruolo di guida del partito della destra del tempo, Alleanza Nazionale. Poi è diventato assessore al bilancio con grande rigore. Lo ricordo, solido, mentre sedeva su una montagna di debiti che aveva ereditato. Il dolore della sua scomparsa non si è cancellato, era una figura positiva, seria, colta, appassionata, l’esempio opposto dell’uno vale uno, chiunque può fare politica, non è così e Marzio, figlio di una grande tradizione, ha saputo rilanciarla a traguardi ancora più grandi, di quelli raggiunti, pur prestigiosi raggiunti dal padre, avrebbe fatto chissà quante altre belle cose”. All’evento erano presenti anche il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, l’assessore regionale dei Beni culturali ed Identità siciliana, Francesco Scarpinato, il sottosegretario al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Claudio Barbaro, l’ex sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, il professore benemerito già ordinario di diritto finanziario dell’Università di Palermo, Andrea Parlato, l’assessore alla cultura di Siracusa, Fabio Granata e Rino Cascio, caporedattore Rai Sicilia, oltre al moderatore Gaspare Borsellino, direttore e fondatore dell’agenzia Italpress.
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