Meno sprechi nella catena alimentare, meno rifiuti, meno prodotti che fanno male alla nostra terra e un’alimentazione più sana. Tutto questo alla base del progetto “È pronto a tavola” ospite del BAM di Ragusa, un viaggio sensoriale nell’agricoltura siciliana, su idea dell’associazione” La Città Felice Onlus”, con il sostegno del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e della Regione Siciliana, questo progetto ha segnato un momento di celebrazione dell’agri-cultura sostenibile.

Attraversando le bellezze delle nove province siciliane e coinvolgendo 15 comuni, il progetto ha tessuto una trama di educazione e consapevolezza, puntando i riflettori sull’importanza dei prodotti agroalimentari locali, attraverso i G.A.S., Gruppi di Acquisto Solidale (G.A.S.), un’iniziativa volta a promuovere scelte di consumo consapevoli e vicinanza alle comunità locali.

“Siamo soddisfatti della grande attenzione che è stata rivolta a questo progetto – ha dichiarato Larisa Andrei, coordinatrice di “E’ pronto a tavola” – come dimostra la presenza di numerose associazioni sportive che svolgono un ruolo importante nella nostra vita. Coniugare sport, alimentazione e prodotti genuini e biologici crea sempre connubi perfetti che in questo caso si arricchiscono anche della presenza della cooperativa sociale Proxima, che da una parte integra persone in difficoltà e dall’altra si occupa di produzione di prodotti a chilometro zero”.

A relazionare sul tema durante il dibattito, Catia Pasta, Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Ragusa, che ha sottolineato il valore di questo tipo di iniziative volte alla valorizzazione della dieta mediterranea con un’attenzione sul “buon cibo” e stili di vita salutari.

“È pronto a tavola, Agri – cultura sostenibile”, che rientra nell’accordo di programma 2020 e 2021,
non è solo una riscoperta dei sapori autentici, ma un’educazione alla sostenibilità e un investimento nell’agricoltura sociale e nella promozione dell’economia locale. Il suo scopo è rivoluzionare la filiera produttiva agroalimentare, incentivando la ricerca dei produttori locali e la tutela dell’ambiente.

“Questo progetto fa da trait d’union fra consumatore e produttore – ha commentato Viviana Stefanini, project manager del settore agroalimentare- e i Gruppi d’Acquisto locale non fanno altro che facilitare questo processo, anche in modo digitale, agevolando l’incontro tra domande e offerta dei nostri prodotti. Le nostre aziende agricole possono in questo modo contrapporsi alle incertezze che derivano dalle distorsioni del mercato che ci portano a comprare mezzo chilo di ciliegino sui banchi frigo a 5 euro e alle nostre aziende di vederle a poco meno di 1 euro. Con i G.A.S. il consumatore può stare in un contesto che lo aiuta a fare acquisti più sostenibili, diminuendo lo spreco alimentare, migliorando l’economia di casa e la propria salute mangiando un prodotto coltivato senza prodotti chimici. Di contro il produttore si sente più sostenuto da un’organizzazione che lo indirizza sulle quantità che deve allocare nel mercato, riconoscendo il giusto compenso della sua attività imprenditoriale, con prezzi più bassi rispetto a quelli che troviamo nel mercato, perché non deve ripagare tutti ci costi della logistica che poi vengono rincarati sui prodotti che si vendono. Tutto questo consente di salvaguardare il pianeta e la nostra salute. Ci vuole una rete capillare e tanta buona volontà”.
“Uno strumento di sostenibilità che abbraccia tanto l’ambiente quanto il tessuto sociale, arricchendo entrambi gli aspetti in modo profondo e duraturo.” Questo è quanto ha sottolineato da Salvo Palermo, esperto del progetto, evidenziando come le iniziative del progetto non si limitino solo a benefici ecologici, ma estendano il loro impatto anche al sostegno delle comunità locali. “Attraverso pratiche di agricoltura sostenibile e un modello di economia circolare, siamo in grado di fornire non solo cibo più sano e meno impattante per l’ambiente, ma anche opportunità di lavoro, formazione e integrazione sociale che rafforzano il legame tra individui e il loro territorio”.

A partecipare all’incontro anche Alfonso Parisi, nutrizionista, Pinuccia Nallio, Presidente dell’Associazione Comitato Capofila ATS Terzo Tempo, Antonio Giovanni Siciliano, UISP Comitato Territoriale Iblei APS, Giovanni Canzonieri, ASD Game Sport di Ragusa, Giorgio Dimartino, ASD Polisportiva Pegaso, Erman Dinatale, ASD Ragusa Rugby Union e Caterina Melai, responsabile dell’inclusione in cooperativa sociale Proxima.

A chiudere l’evento uno show cooking guidato da maestri del gusto e della cucina siciliana, offrendo dimostrazioni culinarie che hanno miscelato la sostenibilità con il piacere del palato.

“È pronto a tavola, Agri – cultura sostenibile”, che rientra nell’accordo di programma 2020 e 2021, non è stato solo un mero appuntamento gastronomico, ma si è rivelato un vero e proprio impegno verso l’educazione alla sostenibilità e un investimento concreto nell’agricoltura sociale e nella valorizzazione dell’economia locale, incentivando la scoperta dei produttori locali, abbracciando la causa della tutela ambientale.

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