
In occasione della Settimana d’Azione contro il Razzismo, promossa dall’UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, Mineo si è fatta portavoce di un’esperienza virtuosa di inclusione e dialogo interculturale. I protagonisti sono stati i beneficiari del progetto SAI “Vizzini MSNA” (Minori Stranieri Non Accompagnati) coordinato dalla Dott.ssa Mariella Simili, insieme agli studenti della prima classe dell’Istituto Omnicomprensivo-Alberghiero “Carlo Alberto Dalla Chiesa” e alla Web Radio “Giovani per i Giovani”.
L’iniziativa – svoltasi il 18, 19 e 20 marzo – rientra pienamente nello spirito delle campagne UNAR, che da anni promuovono azioni concrete per il contrasto alle discriminazioni e per la valorizzazione delle differenze. A coordinare il percorso, l’educatrice Martina Caruso, in collaborazione con la mediatrice culturale Saida Kourraicki El Idrissi e la psicologa Giusy Sanfilippo, in un lavoro sinergico fondato su ascolto, empatia e condivisione.
Il laboratorio si è aperto con la visione del cortometraggio “La scatola magica” – tratto dal libro “Anche Superman era un rifugiato” – che ha dato avvio a un confronto profondo su esperienze vissute e raccontate di razzismo. I ragazzi hanno scritto i propri pensieri su cartoncini, poi raccolti simbolicamente all’interno di scatole: un gesto carico di significato, che ha rappresentato il bisogno di dare voce e forma a ferite spesso taciute.
Un percorso educativo e trasformativo, pienamente in linea con gli obiettivi dell’UNAR, che punta a generare consapevolezza critica e favorire un cambiamento culturale attraverso strumenti partecipativi e inclusivi. L’iniziativa ha messo al centro la narrazione come veicolo di riconoscimento reciproco, costruendo ponti tra esperienze diverse.
Il momento culminante è stato il confronto in diretta alla Web Radio “Giovani per i Giovani”, dove i partecipanti hanno dialogato apertamente sul tema del razzismo, ponendosi in ascolto l’uno dell’altro. Da un lato, chi ha vissuto direttamente discriminazioni e razzismo; dall’altro, chi ha avuto occasione di comprenderne la portata tramite l’incontro e il racconto.
Questa esperienza dimostra come le azioni locali possano diventare buone pratiche nazionali, capaci di incarnare concretamente il messaggio dell’UNAR: combattere le discriminazioni attraverso la conoscenza, la relazione e l’educazione. A Mineo, il messaggio è stato forte e chiaro: il dialogo tra culture è non solo possibile, ma necessario per costruire una società più giusta e inclusiva.
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