NIZZA DI SICILIA – Ambienti politici in fermento dopo il doppio attacco sferrato all’Amministrazione del sindaco Piero Briguglio dal gruppo di minoranza “RinnoviAmo Nizza”. La prima questione sollevata dai consiglieri Giovanni Vega, Nella Foscolo e Carlo Gregorio è relativa alla revoca dall’avvocato Marisa Crisafulli dal Consiglio di Amministrazione del Parco suburbano “La Rocca di Buticari”. Una decisione presa dal primo cittadino per i “molteplici impegni che non le hanno consentito di presenziare alle sedute del Consiglio”, ma che è stata contestata, nella forma e nelle modalità, dalla diretta interessata.
Quest’ultima – indicata lo scorso anno dal gruppo di minoranza come componente del Cda del Parco – ha impugnato la revoca chiedendone al sindaco l’annullamento. Nel ricorso inviato al primo cittadino, l’avv. Crisafulli ha evidenziato che “la revoca è stata posta in essere in violazione della norma contenuta nell’art. 6 dello Statuto dell’Istituzione Parco Surburbano” e ciò perché nella comunicazione inviata si legge espressamente che la revoca è stata disposta per il seguente motivo: “considerato i suoi molteplici impegni che non Le hanno consentito di presenziare alle sedute del Consiglio”.
“Invece – si legge nel ricorso – l’art. 6 dello Statuto, che si occupa della revoca del Consiglio di amministrazione e del presidente, recita: “Nei casi di grave irregolarità o di contrasto con gli indirizzi comunali o di inefficienza nella gestione dei servizi, il sindaco può disporre la revoca del presidente e lo scioglimento dell’intero Consiglio di Amministrazione. I singoli componenti sono altresì revocati con atto motivato qualora incorrano in una delle cause di ineleggibilità o incompatibilità previste dal precedente art. 5”. Il sindaco non avrebbe quindi potuto revocare la sottoscritta quale consigliere del Cda”.
Al fianco dell’avv. Crisafulli si è schierato il gruppo di opposizione che si dice rammaricato per “l’iniquo e ingiustificato trattamento” riservatole dal sindaco. I consiglieri di “RinnoviAmo Nizza” chiedono quindi l’immediato annullamento della revoca e il reintegro nel Cda dell’avv. Crisafulli.
Il fallimento della fiera estiva e l’incarico legale
Il gruppo consiliare di minoranza ha inoltre incalzato il primo cittadino sulle ripercussioni legali relative al sonoro flop della fiera estiva 2018, con particolare riferimento all’incarico affidato dall’Amministrazione comunale all’avv. Giovanni Calamoneri per “la tutela degli interessi del Comune”. L’incarico risale al 22 febbraio scorso e prevedeva una spesa complessiva pari a 3mila e 200 euro. Da allora, però, non si sono avute notizie sull’attività intrapresa dal professionista contro la ditta che si era occupata dall’organizzazione dell’evento.
La fiera, partita tra annunci trionfali, si era rapidamente trasformata in un autentico fallimento, con la quasi totalità degli stand rimasti vuoti e un programma di manifestazioni di contorno fortemente ridimensionato rispetto alle previsioni. Adesso con un’interrogazione i consiglieri di opposizione chiedono durante la prossima seduta del Consiglio la presenza in aula del sindaco Briguglio, per relazionare “sull’attività legale intrapresa fino a questo momento, con la produzione in sede degli atti alla stessa collegati”, e anche dell’avv. Calamoneri “in modo da potere lo stesso esplicitare nel dettaglio quanto sopra ed evadere, in maniera esaustiva, quesiti che durante la seduta potrebbero sollevarsi”.
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