Un nuovo intoppo burocratico rischia di prolungare l’attesa per l’avvio del servizio di refezione scolastica a Riposto. Nonostante l’urgenza di garantire un pasto caldo agli studenti delle scuole dell’infanzia e primaria a tempo pieno, la procedura di affidamento del servizio si è arenata a causa di irregolarità nelle offerte presentate.

Il Comune di Riposto aveva previsto di attivare la mensa scolastica già dall’inizio dell’anno scolastico, sfruttando anche il nuovo centro cottura del plesso Quasimodo. Tuttavia, una prima manifestazione di interesse ha portato ad un risultato inatteso: una sola offerta, risultata poi non conforme ai requisiti richiesti.

La mancata regolarità del DURC della cooperativa che si era candidata ha costretto l’amministrazione comunale a riaprire la procedura di selezione. Questo nuovo iter procedurale, seppur necessario, comporta un ulteriore ritardo nell’avvio del servizio, generando malumori tra le famiglie e i dirigenti scolastici.

Il ritardo nell’avvio della mensa scolastica ha ripercussioni dirette sulle famiglie che hanno scelto il tempo pieno per i loro figli. Molti genitori si trovano costretti a organizzare autonomamente il pranzo dei loro bambini, con evidenti difficoltà nella gestione degli impegni lavorativi e familiari.

L’amministrazione comunale si è detta determinata a risolvere al più presto la situazione e a garantire l’avvio del servizio di refezione scolastica. Tuttavia, i ritardi accumulati e le difficoltà incontrate nel reperire un operatore affidabile pongono interrogativi sulla capacità dell’ente di gestire in modo efficiente questo servizio essenziale.

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