Ecco le pedane sul lungomare ripostese. Complessivamente 4, dislocate dal Comune a stagione già avviata. Si tratta di un servizio rivolto in particolare alle fasce deboli e saranno fruibili dai bagnanti a Torre Archirafi, nella “spiaggetta dei pompieri” (lungomare Pantano) e a Praiola. Le pedane elioterapiche sono corredate di scalette di accesso, ringhiere di protezione e passerelle di collegamento con la sede stradale, adeguate secondo la normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche. Nella spighetta dei pompieri è stata anche allestita una lunga rampa per il transito dei portatori di handicap.

L’amministrazione comunale ha impegnato una spesa di 28mila euro circa. Il sindaco di Riposto Davide Vasta ha precisato che “in tutte le spiaggette saranno collocati anche dei cestini per la raccolta differenziata, finora mai presenti e pedane in legno in corrispondenza delle docce. E da quest’anno, il legname utilizzato per le pedane resterà di proprietà dell’ente, dimezzando in tal modo i costi di realizzazione per il futuro, così da non sperperare denaro pubblico”.

Ma le pedane non riescono a coprire alcuni disservizi permanenti. Nella suggestiva mini spiaggia con accesso da via Colombo (Tre Massi), nei pressi della chiesa della Madonna della Lettera, turisti e vacanzieri si ritrovano, loro malgrado, dinanzi ad una distesa di rifiuti, ma anche vecchie sedie e pneumatici. Pattume vario in parte coperto dalla gramigna e da sterpaglie. In quest’area, si apprende, è stata programmata, per il prossimo 15 luglio, una pulizia straordinaria con l’impiego dei militari Marines di Sigonella. La pulizia non può essere subordinata ad iniziative straordinarie.

Nel primo bacino portuale, frattanto, restano al palo i lavori di rifunzionalizzazione dell’area portuale. Nell’aprile scorso è stata effettuata la rimozione dei pontili dismessi – in larga parte traferiti a Lampedusa- nell’intento di consentire all’impresa appaltatrice di allestire i cantieri per la costruzione di un pontile unico (molo pennello) comprensivo delle numerose opere accessorie e delle strutture di ormeggio, per la piena funzionalità portuale. Opere infrastrutturali per le quali, la Regione, ha stanziato 1 milione di euro. Ma come detto, dei lavori, non c’è traccia alcuna.

Nel porto commerciale, infine, cantieri ancora aperti nel molo Costanzo. La data di ultimazione dei lavori, prevista per il 26 giugno scorso, è slittata in avanti, senza una precisa data. Si tratta dei lavori di ripristino di una porzione di mantellata del molo Costanzo, pesantemente danneggiata da una mareggiata, nel febbraio scorso.

Gli interventi in questione, sono stati finanziati dal Servizio 6, Infrastrutture marittime e portuali della regione Siciliana (assessorato Infrastrutture).  

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