A distanza di quasi due mesi dall’ordinanza del Circomare ripostese, non si hanno notizie sull’avvio delle opere di messa in sicurezza delle infrastrutture portuali danneggiate dall’evento alluvionale estremo dello scorso 17 gennaio.
E neppure sull’effettuazione di accertamenti tecnici della Regione, che ha competenza sul bacino portuale, ne da parte del Comune, per il ripristino della ringhiera che rimane ancora penzolante, in corrispondenza del varco al molo Costanzo.
Al porto c’è stato un sopralluogo tecnico cui hanno preso parte il comandante della Guardia Costiera, Tv Diletta Volpe e alcuni funzionari della Regione. Sui motivi della ricognizione e sulle determinazioni da assumere a distanza di due mesi dall’emissione dell’ordinanza del Circomare, nulla trapela, tranne il fatto che i lavori siamo ancora fermi. Risultato tangibile: alla vigilia della bella stagione, il porto peschereccio di Riposto, si presenta con il camminamento pedonale del muro paraonde del molo di sopraflutto ancora interdetto. Con i massi sulla banchina e i nastri di delimitazione dell’area del crollo.