Un intoppo procedurale ha temporaneamente sospeso l’avvio dei lavori per il maxi appalto PNRR da 7,2 milioni di euro a Riposto, destinato alla rigenerazione urbana delle aree limitrofe alla stazione Circumetnea e al parco lineare dei distillati di miele e vino. Il fulcro della questione è la riqualificazione di un’area verde abbandonata in via Circumvallazione, dove si trova il pozzo comunale Cosentino. Nel gennaio scorso la consigliera d’opposizione Mariella Di Guardo aveva sollevato perplessità sulla legittimità degli interventi previsti sul pozzo di via Circumvallazione, paventando violazioni del Piano regolatore e rischi di inquinamento delle falde acquifere. Successivamente, il deputato nazionale del Pd Antony Barbagallo ha presentato un’interrogazione parlamentare, evidenziando il rischio di contaminazione delle acque del pozzo a causa di possibili lavori nell’area. Nel frattempo il dipartimento regionale Urbanistica ha trasmesso una nota al Comune con la quale si richiedono chiarimenti sulla vicenda. Il Comune, tramite il funzionario tecnico Cinzia Garozzo, conferma il blocco dei lavori nel sito, dove è prevista la realizzazione di uno spazio attrezzato con aree ludiche, camminamenti e una pista ciclopedonale. Tuttavia, l’Ufficio tecnico rassicura sui paventati rischi di inquinamento delle falde acquifere, data l’assenza di servizi igienici nel progetto, che ha ottenuto tutti i visti necessari. E, in questa fase, sulla scorta della nota del dipartimento Urbanistica, prudenzialmente intende attendere le controdeduzioni della Regione, prima di dare il via libera all’impresa.

L’INTERROGAZIONE DEL PARLAMENTARE NAZIONALE DEL PD, BARBAGALLO
“Premesso che con determina la n. 715 del 28 dicembre 2023 il Comune di Riposto attraverso il responsabile dell’area competente, ha proceduto all’affidamento dei lavori relativi agli “Interventi di rigenerazione urbana delle aree di influenza stazione ferroviaria terminal zona Ligresti, zona Pantano, zona Stazione e zona Margherita e Parco lineare dei distillati del miele e del vino”;
fra gli interventi previsti dal progetto riguardanti il Comune di Riposto, rientra la valorizzazione del verde pubblico nell’area del pozzo Cosentino, la cui destinazione viene ritenuta conforme al piano regolatore generale; tutto ciò, in considerazione di quanto emerge dal piano regolatore generale è assolutamente errato, in quanto, il citato strumento urbanistico prevede, per quell’area, una destinazione a verde privato a tutela delle acque del pozzo, oggi di proprietà del comune; ne è prova il fatto che, le cooperative che hanno realizzato alloggi in prossimità del pozzo si sono dovute allacciare alla fognatura pubblica a notevole distanza da esso.
Le acque del pozzo vengono utilizzate quando la pressione scende oltre un certo limite andandosi a mescolare, in maniera automatica, con le acque di Pavone e di Cavagrande; la sua salvaguardia è di vitale importanza per gli approvvigionamenti idrici del paese perché la sua natura è quella di pozzo di riserva; coloro che ricoprono posizioni di responsabilità, tenuti per dovere d’ufficio a conoscere gli atti, hanno formulato il parere favorevole alla realizzazione dell’opera. Per l’interrogante è importante sottolineare che un eventuale inizio di lavori comporterebbe un grave pericolo per la possibile contaminazione con sostanze inquinanti, anche in considerazione, dell’automatismo della miscelazione delle acque; se sia a conoscenza dei fatti esposti e quali iniziative, di competenza intenda assumere affinché i lavori nell’area del pozzo siano sospesi”.