Il Consiglio comunale di Riposto ha partorito dopo 9 mesi il Bilancio di previsione 2024. L’atto contabile è giunto al capolinea in gran ritardo rispetto ai tempi assegnati, registrando il voto contrario dei due consiglieri di opposizione presenti in aula, Mariella Di Guardo e Claudia D’Aita.

EZIO RACITI FOLGORATO. RIMPASTO IN VISTA?

Con una novità: dagli scranni della minoranza, il consigliere Ezio Raciti, al termine di un intervento “kantiano”, valutando positivamente il lavoro svolto dagli uffici finanziari, si è detto folgorato da una amministrazione con la quale – ha affermato – “è stato trovato un punto di incontro”.  Dall’astensione del 2023 al voto favorevole del 2024, Raciti è stato tormentato dal dubbio misto a folgorazione. Frattanto in molti leggono questo passaggio in una prova generale di un possibile “salto della quaglia”, nell’alveo di un potenziale rimpasto in Giunta con la definitiva e ingloriosa uscita di scena di Valerio Cucè. Voci natalizie. Per ora.

Tornando alla seduta consiliare, prima del voto sono stati approvati in aula alcuni emendamenti tecnici presentati dall’amministrazione: Contributo dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza di promozione delle attività sportive per i minorenni tra 5 e i 17 anni; Contributo straordinario agli interventi ad amministrazioni locali per servizi istituzionali; Reclutamento a tempo indeterminato di 2 unità di personale non dirigenziale finanziato dal dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud; Destinazione del 10% dei proventi derivanti dalle alienazioni degli immobili di proprietà dell’ente ad estinzione anticipata dei mutui;  emendamento tecnico al Dup (documento unico di programmazione) relativamente al Piano delle alienazioni e valorizzazioni per il triennio 2024-2026 che ha registrato l’astensione dei consiglieri di minoranza, Mariella Di Guardo e Claudia D’Aita. Posizione che le due consigliere hanno confermato anche per il Dup.

L’INTERVENTO “NON RICHIESTO” DEL SINDACO

Il sindaco Davide Vasta intervenendo in aula – senza che nessuno lo avesse sollecitato – si è limitato a giustificare i ritardi procedurali precisando che “gran parte del tempo è andato perduto nella verifica contabile. Ritardi che, purtroppo, ci hanno portato ad una gestione in emergenza. Siamo impegnati ormai nella complessa redazione del Rendiconto 2023. L’augurio e che per il redigendo bilancio 2025-27 si possa rispettare la tabella di marcia, sperando in quella proroga a fine marzo, cosi da rimetterci di nuovo in linea con la contabilità”.

MARIELLA DI GUARDO: GARE FRAZIONATE E AFFIDAMENTI SOTTO SOGLIA

Dagli scranni dell’opposizione Mariella Di Guardo ha rimarcato che “Il bilancio, approvato con 9 mesi di ritardo, non può più essere considerato documento programmatorio che qualifica l’amministrazione, ma la spicciola gestione del quotidiano, priva di visione gestionale”.

Poi l’affondo su alcune gravi incongruenze: “E’ accaduto che Il Piano delle alienazioni e valorizzazioni contiene dati non corrispondenti alle mappe catastali e quindi non corrispondente con l’effettiva proprietà dell’ente. Mentre si continua a frazionare talune gare, come quella della refezione con affidamenti tenuti sotto soglia oppure con acquisti surrettiziamente frazionati, al fine di fare affidamenti diretti”.

La Di Guardo si è poi soffermata sul Dup (Documento Unico di Programmazione) che ha definito “stereotipato e sovrapponibile a qualsiasi altro Dup che circola nella rete. Ed inoltre,  poiché il bilancio è già stato speso esso non può  essere posto in correlazione con il  Dup che, a questo punto, appare si obbligatorio ma anche inutile.

Inoltre non ho trovato la corrispondenza tra i dati del piano delle opere pubbliche e la loro corretta trasposizione nel Dup; non emerge nella delibera di approvazione se esso sarà oggetto, dopo l’approvazione del bilancio di previsione, di riallineamento con quanto previsto nel bilancio e nel Dup.

CLAUDIA D’AITA: SI PRIVILEGIA LA GESTIONE FAMILIARE DELL’ENTE

A mettere il dito nella piaga ci ha pensato, poi, l’altro consigliere di minoranza Claudia D’Aita, “appare gravissimo che in questo Ente non vi sia più alcuna pianificazione territoriale condivisa e non. L’interesse non è più quello collettivo, come in passato è stato, ma assolutamente personale. E le future scelte continueranno a confermare quanto ormai è evidente ai più. Questo è solo un aspetto dei tanti altri che mi induce a pensare che la gestione dell’Ente è oramai di tipo familiare. Testimonianza né è l’assoluta disorganizzazione dell’Ufficio Tecnico comunale.

L’Amministrazione ha ritenuto di dover spiegare che il ritardo nella presentazione del bilancio, tanto vituperato quando fatto dalla precedente Amministrazione, non era dovuto a sua colpa, ma all’aver trovato una situazione grave in materia di contabilità, con disallineamenti di cassa che -ha osservato la D’Aita – avevano comportato un difficile, lungo e gravoso lavoro di allineamento.

Questa Amministrazione ha presentato il bilancio ancora più in ritardo rispetto ai precedenti, ma per dichiarazione del responsabile d’Area, Pennino, in questo Consiglio comunale e su mia esplicita richiesta, quest’anno (nonostante i precedenti gravosi riallineamenti) ci sono gli stessi disallineamenti di cassa, in egual misura e la situazione è paragonabile alle precedenti. 

Come possiamo noi consiglieri di opposizione, quindi, scusarvi ancora? Quante chance dobbiamo dichiarare di darvi, per fare stare in piedi all’occhio attento della Città, il nostro appoggio?”

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