Da mesi si rincorrevano le voci sulle reiterate assenze di Valerio Cucè nelle sedute di Giunta. Sino a quando, alla vigilia di ferragosto, non è arrivato il ben servito del sindaco che ha revocato a Cucè la delega di vice sindaco. Fornendo vaghe motivazioni.
Sullo sfondo, invece, i rapporti pessimi fra i due e che nel volgere di pochi mesi, dopo la fiammata iniziale, si sono cristallizzati. Le divergenze e le tensioni sono infatti cresciute a tal punto da rendere insostenibile la convivenza all’interno della Giunta.
Cucè defenestrato ha incassato, ma i malumori persistono. Al punto che in molti paventavano che per la ricorrenza dei Morti, sarebbe stato licenziato dal sindaco. Cucè nel frattempo continua a disertare. Ieri era assente anche alla manifestazione con il prefetto. E non è una coincidenza. Peggio ancora sembra essere un segnale chiaro delle tensioni in atto.
Voci si rincorrono su una bomba politica che starebbe per esplodere. Con ripercussioni sulla stabilità del governo cittadino e sull’equilibrio dei rapporti in Consiglio comunale.
La quotidianità dei ripostesi procede tra mille difficoltà. Nonostante gli sforzi per garantire la continuità dei servizi, con l’ombra di una strisciante crisi politica.
Nel frattempo l’amministrazione alle prese con l’approvazione del Bilancio, con una tabella di marcia perennemente azzoppata, tenta la strada del far finta di niente. Di nascondere la polvere sotto il tappeto. Tra un’alzabandiera e una spinta di botti sul basalto lavico.
Giovedì 7 novembre, alle 20:45, il tema sarà al centro della puntata di Attenti a quei 2, in onda sul canale 88 di Primatv con i giornalisti conduttori, Mario Previtera e Rosario Sorace