A Riposto, la questione della refezione scolastica del plesso Quasimodo è esplosa in Consiglio comunale, a seguito dell’ispezione dei Carabinieri del NAS e del NIL. L’ispezione ha rilevato presunte carenze igienico-sanitarie e la mancata attuazione delle procedure di autocontrollo HACCP. Prima dell’assise consiliare in municipio si è svolta l’assemblea pubblica durante la quale il sindaco Vasta ha cercato di tranquillizzare la folta platea di genitori, affermando che la qualità del cibo non è mai stata messa in discussione e che i bambini non hanno corso pericoli. Ha spiegato che l’assemblea pubblica era volta a riportare i fatti come da verbale dei NAS, senza difendere nessuno, ma cercando di calmare gli animi.
In aula consiliare i consiglieri di minoranza, Claudia D’Aita e Mariella Di Guardo, hanno sollevato preoccupazioni sulla gestione del servizio. D’Aita ha sottolineato che la questione era già stata oggetto di segnalazioni e che la mancata sorveglianza sanitaria dei lavoratori è una grave violazione. “Ad un genitore non spetta comprendere la gravità delle violazioni; un genitore chiede solo che venga erogato un servizio e che sia ottimale. L’intervento dei carabinieri ha attestato delle violazioni che, effettivamente, non sono gravissime, tuttavia ritengo assolutamente sbagliato minimizzare che i 4 lavoratori presenti in mensa non erano stati sottoposti alla prevista sorveglianza sanitaria: questo lo ritengo grave perchè la sorveglianza sanitaria di ciascun lavoratore è posta alla base del servizio”.
La consigliera Di Guardo ha invece contestato le modalità di appalto del servizio, parlando di frazionamento della gara non previsto dal Codice degli appalti e di anomala “complicità” dell’amministrazione con la ditta appaltatrice. Anomalie anche in relazione alla valutazione dell’offerta tecnica. La Di Guardo ha preannunciato la nullità della nuova gara d’appalto.
In aula, c’è stato uno scambio acceso tra la Di Guardo e il consigliere Ezio Raciti, che ha rivendicato il ruolo di verifica del consigliere, affermando che non c’è stato alcun attentato alla salute dei bambini.
Relativamente alla gara d’appalto espletata sul servizio di refezione e oggetto di interrogazioni, il sindaco Vasta, nel rivendicare la correttezza degli atti, ha reso noto in aula che la Guardia di finanza della locale Compagnia, sulla scorta dell’ennesimo esposto, ha preso possesso della documentazione. “A questo punto – ha detto – attendiamo l’esito dell’attività investigativa per comprendere chi ha ragione”.
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