PALERMO (ITALPRESS) – “Abbiamo l’obiettivo di ampliare il portafoglio di clienti. La nostra sfida, e quella del presidente Schifani, è di migliorare la qualità della vita delle persone grazie al potenziamento della società che per antonomasia si occupa dell’innovazione tecnologica”. Così all’Italpress l’amministratore unico di Sicilia Digitale Spa, Francesco Cascio, scelto dalla maggioranza pochi mesi fa per rilanciare la partecipata della Regione, erede della vecchia Sicilia e-Servizi, snodo dal quale passano gli investimenti di Palazzo d’Orlèans in tecnologia. Sicilia Digitale ha per oggetto la progettazione, la realizzazione e la gestione di sistemi e servizi informatici e telematici, l’esecuzione di attività connesse, la reingegnerizzazione di sistemi e servizi già in esercizio presso le amministrazioni regionali, nonchè l’impianto, l’organizzazione e la gestione di risorse legate più in generale all’informatizzazione.
“Viviamo grazie a delle commesse che ci arrivano dalla Regione che possono essere di 1 milione o 100 milioni – ha spiegato Cascio -. Tante più commesse avremo, tante più persone potranno lavorare con noi; tanta più tecnologia, tanto più sapremo essere in grado di far funzionare la pubblica amministrazione. L’innovazione tecnologica, la digitalizzazione sono la sfida del futuro. Tanto più sapremo far funzionare i siti, le piattaforme informatiche, tanto più i cittadini avranno facilità nell’accesso ai servizi”. Su Sicilia Digitale sono state mosse in passato diverse critiche: “Oggi è una società solida, strutturata e che dà lavoro a 104 famiglie, la maggior parte dei quali tecnici informatici – ha affermato Cascio -. Abbiamo un piano di sviluppo importante che prevede l’assunzione di un direttore tecnico e in virtù dello sviluppo ci saranno altre assunzioni. La società è sana, ha ereditato un contenzioso del passato importante, ma gestito e coperto da garanzie della Regione, per cui naviga in buone acque e grazie all’attenzione che il presidente Schifani ha voluto dare a questa società avrà un futuro roseo e implementerà di molto le sue attività”.
Ex presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Cascio è rientrato sulla scena politica dopo essere uscito indenne da una vicenda giudiziaria. E’ stata, infatti, archiviata l’indagine su un suo presunto favoreggiamento ad un collega dell’Ars: “Dopo quattro anni dall’episodio non avevo più notizie di questa indagine, allora ho chiesto al mio avvocato di informarsi e poco dopo mi ha avvisato di essere stato archiviato. Ma come è possibile essere archiviati senza esserne messi a conoscenza? Anche perchè io avevo subito una detenzione, seppur ai domiciliari. Sensazioni? Mi dà gioia, seppur non avevo alcun tipo di paura rispetto all’esito perchè sapevo di non aver fatto nulla, ma sapendo di avere un carico pendente attendevo con ansia l’epilogo. Quando Schifani mi ha comunicato la volontà di nominarmi amministratore di Sicilia Digitale – tra l’altro – ho dovuto dichiarare che avevo un procedimento penale in corso, cosa che non era più vera da un anno”.
Cascio, esponente di Forza Italia, era stato candidato a sindaco alle scorse Comunali, prima della virata last minute che ha portato il centrodestra a convergere sull’attuale sindaco, Roberto Lagalla: “Ha ereditato una situazione pesantissima, ma si sapeva che non sarebbe stata un passeggiata di salute – ha sottolineato Cascio -. Credo che, al di là dei problemi strutturali che non possono essere risolti in un anno, quantomeno la parte della rimozione dei primi detriti questa amministrazione l’abbia fatta. Sembra che abbia rimesso i conti in ordine, con l’approvazione del bilancio entro il 10 giugno metterà il tassello finale alla partita conti, alcune emergenze come quelle dei cimiteri sono in via di definizione, i principali nodi viari iniziano ad essere sciolti. Si stanno mettendo pezze un pò ovunque, ma non era scontato perchè c’erano crateri enormi. Il primo anno di questa amministrazione per me è positivo. Certo, fatto il bilancio questa amministrazione dovrà avere una marcia in più e guardare ad un orizzonte temporale più lungo”.
Secondo Cascio, “in questi primi dodici mesi ha giocato un ruolo fondamentale l’affinità politica col governo regionale e nazionale. Molti interventi sono stati realizzati grazie all’intervento del governo nazionale: penso al commissariamento dei cimiteri, ad esempio. Questa è una delle carte che abbiamo giocato in campagna elettorale sapendo che vincendo avremmo avuto una marcia in più rispetto al centrosinistra che ha governato per tanti anni e sapevamo già cosa aveva fatto e cosa ci avrebbe lasciato”.

– foto Italpress –
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