Nuovi orizzonti per l’agricoltura siciliana con il progetto “È pronto a tavola” ideato dall’associazione La Città Felice Onlus con il patrocinio del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e della Regione Siciliana e in collaborazione con il MCL- Sicilia e il circolo di MCL di Mineo “Rosario Pepe” che il prossimo 27 aprile farà tappa al BAM di Ragusa, adiacente al Parco Giovanni Paolo II di Ragusa, per offrire un’esperienza sensoriale all’insegna dell’agri-cultura sostenibile.
Un percorso innovativo che ha coinvolto le 9 province siciliane e 15 comuni, puntando all’informazione e all’educazione su temi dell’utilizzo di prodotti agroalimentari locali, la salvaguardia dell’ambiente, e il supporto all’economia locale attraverso l’agricoltura sociale.
Dialoghi e cucina: la programmazione dell’evento
Alle ore 11:00, si apriranno i lavori con la presentazione dei Gruppi di Acquisto Solidale (G.A.S.), un’iniziativa volta a promuovere scelte di consumo consapevoli e vicinanza alle comunità locali. Le sessioni istituzionali vedranno la partecipazione di Catia Pasta, Assessore alla pubblica istruzione del Comune di Ragusa, che darà il benvenuto al pubblico.
Seguiranno gli interventi di Larisa Andrei, coordinatrice del progetto “E’ pronto a tavola”, Salvo Palermo, esperto del progetto, Alfonso Parisi, nutrizionista, Pinuccia Nallio, Presidente dell’Associazione Comitato Capofila ATS Terzo Settore, Antonio Giovanni Siciliano, UISP Comitato Territoriale Iblei APS, Giovanni Canzonieri, ASD Game Sport di Ragusa, Giorgio Dimartino, ASD Polisportiva Pegaso, Erman Dinatale, ASD Ragusa Rugby Union e Caterina Melai, responsabile dell’inclusione in cooperativa sociale Proxima. A chiudere i lavori Vincenzo Stefanini.
Dalle 13:00, l’evento si trasformerà in uno show cooking, guidato da maestri del gusto e della cucina siciliana, dove i partecipanti potranno assistere a dimostrazioni culinarie sui principi di un’alimentazione sostenibile, incorporati nella gastronomia quotidiana, senza rinunciare al gusto.
“È pronto a tavola, Agri – cultura sostenibile”, che rientra nell’accordo di programma 2020 e 2021,
non è solo una riscoperta dei sapori autentici, ma un’educazione alla sostenibilità e un investimento nell’agricoltura sociale e nella promozione dell’economia locale. Il suo scopo è rivoluzionare la filiera produttiva agroalimentare, incentivando la ricerca dei produttori locali e la tutela dell’ambiente.