Dal 21 al 25 agosto si terrà a Szeged, in Ungheria, il più importate Campionato del Mondo del quadriennio olimpico di canoa velocità e Paracanoa. La Nazionale italiana scenderà in acqua per inseguire il sogno iridato e conquistare la qualificazione per i Giochi Olimpici di Tokyo 2020. In Ungheria scenderanno in acqua 1000 atleti in rappresentanza di cento nazioni, mentre sono 20 gli azzurri della canoa velocità convocati del Direttore Tecnico Oreste Perri che saranno chiamati a sfidarsi contro i migliori atleti del mondo. Manfredi Rizza (Aeronautica Militare), sesto alle Olimpiadi di Rio 2016, è la punta di diamante sui velocissimi 200 metri del kayak monoposto (K1). Il pavese in questa stagione ha conquistato la medaglia oro in coppa del mondo nel K2 200 metri con Andrea Domenico Di Liberto. Il palermitano (S.C. Trinacria) farà parte invece dell’equipaggio che affronterà la sfida del K4 500 metri, nuova distanza olimpica, con Alessandro Gnecchi (CS Carabinieri), Mauro Pra Floriani (Fiamme Oro) e Nicola Ripamonti (Fiamme Gialle). Sempre in tema di barche multiple il K2 500 azzurro sarà formato da Giulio Dressino e Matteo Torneo (Fiamme Gialle).
Il K2 1000 metri invece sarà affidato alla giovane e collaudata coppia formata da Samuele Burgo e Luca Beccaro (Fiamme Gialle), settimo posto in finale ai Giochi Europei di Minsk a soli 60 centesimi dal podio. Nel K1 1000 metri sarà invece Andrea Schera (S.C. Trinacria) a lottare per il titolo iridato, Samuele Burgo disputerà anche i 5000 metri in K1. La canoa canadese azzurra può puntare su diversi atleti di primo livello: Carlo Tacchini (Fiamme Oro) sarà l’alfiere italiano nel C1 1000 metri. L’atleta di Verbania, settimo a Rio de Janeiro, ha conquistato la medaglia di bronzo agli europei 2018 e sfiorato il podio ai Giochi di Minsk quest’anno (5°), è un abitué delle finali e disputerà anche la prova sui 5000 metri. Fresco di passaporto italiano Nicolae Craciun (CC Aniene) si presenta all’appuntamento iridato sulle ali della medaglia d’argento conquistata ai Giochi Europei nel C1 200 metri. Disputerà anche la prova sui 500 metri e farà coppia con il fratello Sergiu (Fiamme Oro) nel C2 500, la gara che li ha visti conquistare il bronzo iridato nel 2017. Il C2 1000 metri sarà invece affidato alla rodatissima coppia formata da Daniele Santini e Luca Incollingo (Fiamme Oro).
La squadra femminile sarà composta da Francesca Genzo (Fiamme Azzurre) nel K2 200, Cristina Petracca (Marina Militare) nel K1 500, Susanna Cicali e Sofia Campana (Fiamme Azzurre) nel K2 500. La Cicali affronterà anche la gara sui 5000 metri. “E’ arrivato finalmente il momento per il quale abbiamo lavorato duramente un anno intero”, spiega il direttore tecnico Oreste Perri che a Szeged sarà coadiuvato dai responsabili tecnici federali Davide Aliprandi, Stefano Loddo, Mihail Vartolomei, dal coordinatore tecnico-scientifico Gianni Mazzoni e dal collaboratore tecnico Antonio Scaduto. "Il nostro obiettivo sono le qualificazioni olimpiche e arriviamo a questo appuntamento consapevoli di aver lavorato bene. Il reparto della canoa canadese è un crescita e continua a marciare con determinazione, forte anche di un importante lavoro portato avanti in questi anni. Anche i kayak sono cresciuti molto sia dal punto di vista tecnico che della consapevolezza”, spiega il DT al timone della nazionale di canoa velocità da ottobre 2018.
“Partiamo da buone prestazioni come quelle in coppa del mondo e agli Europei, siamo cresciuti ulteriormente e le prove tecniche che abbiamo fatto ci confortano in tal senso. Siamo consapevoli delle difficoltà e dell’importanza di questo appuntamento dove non basterà arrivare in finale ma bisognerà mettere in acqua prestazioni da medaglia. Per questo abbiamo deciso di far disputare una sola gara a chi si misurerà su prove olimpiche. Tutti hanno voglia di confrontarsi e vivono questo momento con grande entusiasmo. Adesso è arrivato il momento di mettere a frutto tutta la fatica fatta finora, di credere in noi stessi e nelle nostre potenzialità – conclude Perri – determinazione possiamo centrate i nostri obiettivi”. Anche gli azzurri della Paracanoa saranno in acqua a Szeged alla ricerca del titolo iridato e della qualificazione per le Paralimpiadi di Tokyo 2020. Sono 9 gli atleti convocati dal direttore tecnico Stefano Porcu: Esteban Gabriel Farias (C.L. Bissolati) campione del mondo in carica nel KL1 200 metri, quest’anno ha conquistato la medaglia d’argento agli Europei e in coppa del mondo.
Federico Mancarella (CC Bologna) nel KL2 bronzo europeo e argento di coppa, Kwadzo Klokpah (Canottieri Lecco) nel KL3, Eleonora De Paolis (CC Aniene) nel KL1 argento europeo e in coppa, Amanda Embriaco (Canottieri Sanremo) nel KL3. Per la disciplina del Va’a Marius Bogdan Ciustea (Aisa Sport) è l’alfiere azzurro nel VL2 200 metri dopo il bronzo iridato conquistato nel 2018, Fabrizio Aprile (Dragolago) e Mirko Nicoli (Idroscalo Club) si misureranno nel VL3 e Veronica Silvia Biglia (Cus Torino) nel VL2. “Siamo consapevoli di essere in grado di competere in ogni gara”, spiega il direttore tecnico della Paracanoa, Stefano Porcu. “L’obiettivo è la qualificazione olimpica ma siamo consapevoli che il movimento internazionale è cresciuto e che la competitività di tutte le nazionali è aumentata. Noi abbiamo lavorato in maniera ottimale con le società e con il supporto della Federazione che su questo settore ha deciso di investire in maniera consistente. Nella paracanoa ogni atleta è diverso ed ha necessità di un proprio programma di allenamento personalizzato. Noi crediamo di aver tirato fuori il meglio da ognuno di loro, adesso il verdetto finale spetta al traguardo”.

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