PALERMO (ITALPRESS) – Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno, ha deposto, nel cortile Maqueda di Palazzo Reale, a Palermo, una corona di alloro in memoria delle sette vittime siciliane di Nassiriya, alla vigilia della ricorrenza del ventesimo anniversario della strage, e che vedrà nelle prossime ore una serie di iniziative per commemorare la “Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace”.
“Un anniversario importante. Dobbiamo rendere omaggio al sacrificio dei caduti per l’Italia nel corso di una missione difficile. Omaggio ai martiri per una causa di giustizia, di libertà”, ha sottolineato il Generale Di Corpo D’Armata Giovanni Truglio, Comandante Interregionale Carabinieri Culqualber.
Presenti a Palazzo Reale, tra gli altri, oltre a Galvagno ed al generale Truglio, il presidente della Regione Renato Schifani, il Generale di Divisione Giuseppe Spina, Comandante della Legione Sicilia, il Generale di Brigata Luciano Magrini, Comandante del Comando provinciale Carabinieri di Palermo, il Generale di divisione Maurizio Angelo Scardino, comandante militare dell’esercito in Sicilia, ed il vice sindaco di Palermo, Carolina Varchi. Una cerimonia per ricordare un episodio che ha segnato la vita del paese, un attentato avvenuto in Iraq, dove un camion cisterna imbottito con circa 300 chilogrammi di tritolo misto a liquido infiammabile fu lanciato contro la base italiana, provocando la morte di 28 persone, 19 delle quali italiane.
Tra queste anche i siciliani Giovanni Cavallaro, sottotenente, originario di Messina; Alfio Ragazzi, maresciallo aiutante di Messina; Giuseppe Coletta, brigadiere di Avola; Ivan Ghitti, brigadiere di San Fratello; Domenico Intravaia, vice brigadiere di Palermo; Horacio Majorana carabiniere scelto, di Catania; Emanuele Ferraro, caporal maggiore scelto di Carlentini. Le celebrazioni dell’anniversario, che ricorre domani, sono proseguite nella Cappella Palatina con un messa, e successivamente nella Sala d’Ercole, con il concerto d’Ensemble d’Archi dell’Orchestra Sinfonica Siciliana.
“Quella di oggi è una giornata doverosa, un segno di rispetto. La memoria è l’unico strumento per rendere vivo il sacrificio che i militari e tutte le forze hanno messo in campo. Sono felice dell’iniziativa, sposata sia dal Presidente della Regione, sia dai parlamentari regionali, dai generali, da tutte le forze politiche, civili e militari presenti. Riteniamo che questo sia il percorso più adatto e faremo in modo che le famiglie non vengano mai dimenticate”, ha dichiarato il presidente dell’Ars e della fondazione Federico II, Gaetano Galvagno, a margine della cerimonia al Palazzo Reale di Palermo.
“Sono stati giorni terribili, terribili anche per me – ha sottolineato il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, al termine della messa celebrata nella Cappella Palatina -. Ho vissuto momenti di grandissimo dolore, anche perchè era la prima missione internazionale per i nostri siciliani che si sono immolati in un momento di scontro dove ancora i sistemi di sicurezza non erano quelli di oggi. In questi anni, in silenzio, sono stato vicino ai siciliani, ai loro problemi, ai problemi dei loro figli, della loro educazione. Occorre non dimenticare, non possiamo dimenticare”.
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