MESSINA – Otto impiegati per una Biblioteca comunale che apre solo due pomeriggi per due ore a settimana sono troppi, ne bastano quattro. Questo l’esito della visita del sindaco Cateno De Luca, che vuole estendere l’apertura pomeridiana fino alle 20 ma sacrificando “due o tre mattine”.
A replicare ci pensa Gino Sturniolo, bibliotecario alla regionale “Giacomo Longo” ed ex consigliere comunale. “Per sapere esattamente di quanti addetti necessita la Biblioteca Comunale di Messina – dice – bisognerebbe conoscerne bene patrimonio e servizi. Il calcolo sul fabbisogno di personale fatto dal sindaco De Luca, però, non funziona. Una biblioteca non è una rivendita, non consegna beni di consumo, ma deve consegnare i libri integri alla generazione che segue. La consegna del volume all’utente, che il sindaco calcola tayloristicamente come fossimo in una catena di montaggio, è, dunque, aspetto marginale nella vita di una biblioteca”.
Secondo Sturniolo, quattro impiegati, “per una biblioteca che possiede anche un fondo antico”, non potranno bastare mai. Molte volte “si ridurranno a tre, per la somma delle ferie di ognuno e i congedi per malattia” e ci sono “competenze differenti non sempre sovrapponibili”.
Il lavoro, insomma, non sarebbe così semplice. “Per una mostra di una settimana non basta una persona che lavori una settimana per la sorveglianza. Altre sono state impegnate nella ideazione, nella progettazione e nella realizzazione della mostra. Se vengono dati in lettura dei libri antichi non ci si rivede con l’utente al momento della restituzione, ma un impiegato verrà utilizzato nella loro sorveglianza. E il sindaco non cita altri compiti di biblioteca: catalogazione, informazioni bibliografiche, tenuta delle raccolte ecc.”.
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