Su disposizione della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, la Squadra Mobile della locale Questura ha dato esecuzione ad ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di S.R.,classe 1984 in quanto ritenuto responsabile dei reati di violenza sessuale ai danni di una minore infra-quattordicenne aggravati e maltrattamenti ai danni della minore e di altri familiari.
Le indagini eseguite dalla Sezione Reati hanno permesso di acquisire, allo stato degli atti ed in relazione alla fase processuale che non ha ancora consentito l’instaurazione del contraddittorio con l’intervento delle difese, elementi che dimostrerebbero come il destinatario della misura sarebbe l’autore di gravissime condotte illecite perpetrate ai danni di minore, all’epoca dei fatti infraquattordicenne, e di altri familiari.
In particolare, le investigazioni hanno tratto origine dalla segnalazione, avente ad oggetto presunti abusi sessuali su una minore pervenuta alla locale Squadra Mobile dalla responsabile di un istituto religioso, deputato all’accoglienza di soggetti vulnerabili.
Al fine di riscontrare la fondatezza della notizia è stata escussa l’operatrice della citata struttura, venuta a conoscenza di tali accadimenti, avendo sentito confidenze raccontate ad un’ospite della comunità, parimenti escussa. Le dichiarazioni raccolte preliminarmente sono state corroborate dagli esiti dell’audizione protetta della vittima, nonché da ulteriori escussioni di altri testimoni, da cui sono emersi elementi convergenti relativi ad una relazione della persona offesa con il convivente della madre, cominciata nell’anno 2022, quando la giovane era ancora infra-quattordicenne.
Grazie al dettagliato narrato della persona offesa si sono delineate le esperienze vissute dalla piccola, le condotte di abuso praticate ai suoi danni dall’indagato, S.R., che, per determinarla ad assecondare le sue richieste a sfondo sessuale, era solito, minacciarla e percuoterla oppure lusingarla con regali che, nel caso di rifiuto della prestazione sessuale, le venivano tolti.
Parimenti è stato ricostruito il quadro di maltrattamenti subiti da tutti i componenti del nucleo familiare, costretti a sopportare condotte abitualmente prevaricatrici ed umilianti, anche in presenza di altri due figli minori, obbligati a vivere in un clima mortificante qualificato da sistematiche angherie perpetrate anche nei confronti della compagna, costretta a dormire a terra e ad assistere passivamente agli abusi sessuali praticati da S.R. ai danni della persona offesa.
A riprova della violenza fisica e psicologica dell’indagato sono stati estrapolati alcuni significativi messaggi audio inoltrati dal medesimo, durante le fasi di escussione, contenenti ripetute minacce di imminenti gravi ritorsioni all’incolumità fisica dei suoi interlocutori.
Una volta rintracciato S.R., nel comune di Biancavilla la locale Squadra Mobile ha dato esecuzione al decreto di perquisizione informatica, sottoponendo a sequestro il telefono cellulare nella disponibilità del soggetto.